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2025.12.10   Copertina podcast Raggi di verità

Ep. 5 - Camminando insieme nella speranza

"Questo è il cammino che Nostra aetate ci invita a continuare, camminare insieme nella speranza. Quando lo intraprendiamo accadono meraviglie", Papa Leone XIV, Discorso per il 60° anniversario di Nostra aetate, 28 ottobre 2025

L’ultimo episodio del podcast "Raggi di verità – 60 anni dalla Nostra aetate" guarda al presente e al futuro del dialogo interreligioso, riprendendo il tema scelto in Vaticano per il sessantesimo anniversario del documento conciliare: “Camminare insieme nella speranza”. Il filo rosso della serie – il dialogo come stile permanente e come via di pace – trova qui una sintesi orientata all’impegno concreto.

Con Elena Dini, padre Norbert Hofmann, Nadjia Kebour e rav Riccardo Di Segni, l’episodio riflette sui frutti già maturati e sulle nuove sfide: società sempre più multireligiose, crisi globali, guerre, cambiamento climatico e interrogativi etici come l’intelligenza artificiale. Come ricorda una citazione del Papa citata nell'episodio è necessario affrontare «lo sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale perché, se concepita in alternativa all’umano, essa può gravemente violarne l’infinita dignità».

Elena Dini individua due priorità decisive per il futuro del dialogo: la «de-ideologizzazione e de-polarizzazione» e l’inserimento del dialogo nella vita sociale. «Ascoltare seriamente chi ho di fronte e la pensa diversamente da me», afferma, è la condizione per uscire dall’ideologia. Richiamandosi all’Ecclesiam suam di Paolo VI, sottolinea che «il dialogo parte da Dio e tocca tutte le relazioni», coinvolgendo credenti, laici, leader religiosi e politici: «Ognuno è una goccia ma nessuna di queste gocce basterà da sola».

Padre Hofmann indica come grande sfida futura l’approfondimento del dialogo teologico con l’ebraismo: «Per la nostra identità è importante conoscere la tradizione degli ebrei perché è il fondamento della nostra tradizione». Rav Di Segni, non considera invece prioritario il dialogo teologico, ma insiste sulla necessità di «ricreare un clima di rapporti cordiali» e sull’importanza dei gesti concreti, capaci di parlare più dei documenti al grande pubblico.

La professoressa Kebour guarda con speranza al dialogo tra Chiesa e mondo musulmano, chiedendo una collaborazione più concreta: «Non basta incontrarsi nelle conferenze, dobbiamo lavorare insieme su temi che toccano la vita delle persone». Centrale, per lei, è la formazione dei giovani, «il vaccino più forte contro i fanatismi del futuro», e il coraggio morale dei leader religiosi nel denunciare ogni abuso del nome di Dio.

L’episodio si conclude con un’ultima citazione di Papa Leone XIV, affidata come mandato al cammino che continua: «Le nostre religioni insegnano che la pace inizia nel cuore dell’uomo», una speranza fondata sulla convinzione condivisa «che un mondo nuovo sia possibile».

18 dicembre 2025