Angelo Acerbi, il cardinale centenario ha preso possesso della sua chiesa di Roma
Paweł Rytel-Andrianik - Città del Vaticano
Cento anni e 9 giorni di vita. Un record quello del cardinale Angelo Acerbi che ieri, 2 ottobre, ha preso possesso della sua chiesa titolare dei Santi Angeli Custodi a Roma. All’inizio della cerimonia ha baciato la croce e ha asperso i fedeli con l’acqua benedetta. Poi ha percorso a piedi la processione dell’ingresso per l’intera lunghezza della chiesa. All’inizio della Messa il cerimoniere pontificio monsignor Marco Agostini ha dato lettura alla bolla con la quale Papa Francesco lo aveva creato cardinale lo scorso anno.
Gli auguri da Papa Leone XIV
Padre Joby Emmanuel dell’Ordine dei Chierici Regolari e parroco della parrocchia SS. Angeli Custodi a Roma, nel porgere il suo saluto al cardinale Acerbi lo ha ringraziato per la sua serenità che, ha detto, “parla al cuore”. Quindi il porporato ha presieduto la celebrazione eucaristica e nell’omelia sottolineando che in essa “si uniscono diversi motivi di viva letizia personale e comunitaria per tutti i presenti”. La presa di possesso della chiesa dedicata è avvenuta nel giorno del suo onomastico e il porporato ha comunicato di aver ricevuto gli auguri da parte di Leone XIV: “Ringraziandolo l’ho informato di questa celebrazione e l’ho assicurato che avrei chiesto ai partecipanti di unirsi alla mia preghiera perché i Santi Angeli assistano e confortino il Papa nel suo ministero pontificio”.
“L'Angelo fa ascoltare la voce di Dio”
Commentando la prima lettura che parlava dell’angelo di Dio mandato a custodire il popolo ebraico nel cammino alla terra promessa, il cardinale Acerbi ha osservato: “L'Angelo fa ascoltare la voce di Dio. Se siamo docili a questa voce interiore siamo condotti progressivamente ad una unione profonda con il Signore”. Alla fine dell’omelia ha voluto recitare con i presenti l’Angelo di Dio, “la preghiera - ha detto - che abbiamo imparato da piccoli”. Alla celebrazione erano presenti molte persone, il coro della parrocchia che ha guidato i canti e gli scout.
Una vita a servizio dei Papi e della Chiesa
Il cardinale Acerbi è nato il 23 settembre 1925 a Sesta Godano (La Spezia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1948 per l’allora Diocesi di Pontremoli. Entrato nel Servizio Diplomatico della Santa Sede nel 1956, ha prestato servizio nelle rappresentanze pontificie di Colombia, Brasile, Francia, Giappone e Portogallo. È stato anche nel Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa della Segreteria di Stato. San Paolo VI nel 1974, lo ha nominato pro-nunzio apostolico in Nuova Zelanda e delegato apostolico nell’Oceano Pacifico, ordinandolo vescovo il 30 giugno dello stesso anno.
San Giovanni Paolo II lo ha inviato come nunzio in Colombia dove, assieme ad altri diplomatici, fu ostaggio per sei settimane dei guerriglieri del “Movimento 19 de Abril”. In seguito è stato nunzio in Ungheria, Moldavia e nei Paesi Bassi. Tra il 2001 e il 2015 ha ricoperto l’ufficio di Prelato del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta. Papa Francesco gli ha conferito la berretta cardinalizia nel Concistoro del 7 dicembre 2024. È il più anziano membro del Collegio delle porpore.
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