Festa dei Popoli, “siamo tutti missionari e migranti di speranza e pace"
Vatican News
“La nostra preghiera oggi è avere lo zelo e la gioia del missionario, ma anche la costanza e la speranza del migrante, per portare Gesù al nostro mondo che ne ha tanto, tanto bisogno. Per essere tutti missionari e migranti di speranza e di pace”. Così il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha introdotto la Festa dei Popoli che oggi pomeriggio, 5 ottobre, nei Giardini di Castel Sant’Angelo, ha concluso il Giubileo del mondo missionario e dei migranti. Dopo di lui il cardinale Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari, ha aggiunto che “la migrazione è un pellegrinaggio di missione. Tutti i migranti hanno lasciato le loro case per una missione, per il benessere della propria famiglia”. Come migranti cristiani, ha spiegato Tagle, “siamo davvero portatori del Vangelo. La situazione, a volte, ci permette solo di sussurrare il Vangelo, e dire così a tutti che Dio ci ama, che siamo suoi figli e figlie. Con i nostri sorrisi, con la nostra testimonianza, sussurriamo il Vangelo”.
Un pomeriggio di musica, testimonianze e spettacoli
La Festa dei Popoli dal tema “Migranti e Missionari di speranza tra le genti”, è stata organizzata da un tavolo costituito da varie realtà cattoliche che lavorano con e per migranti, rifugiati e mondo missionario e promossa dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dal Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari. E’ stato un pomeriggio di musica, testimonianze e spettacoli con migranti, missionari e artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui, ad esempio, la comunità Indiana latina di Roma, il gruppo giovani della comunità filippina, i Sorirang della Corea, l’International Migrants School di Roma, l’associazione culturale PerùFolk, per una festa che ha unito la realtà migratoria e il mondo missionario, espressione di una Chiesa che accoglie e abbraccia. Dalle 15 alle 19, nei Giardini di Castel Sant’Angelo, la conduzione dell’evento è stata affidata a presentatori di diversa nazionalità: italiana, afgana e indiana.
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