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La presentazione della Processione del Senor de los Milagros La presentazione della Processione del Senor de los Milagros 

La tradizionale processione del Signore dei Miracoli sarà benedetta domenica dal Papa

La manifestazione religiosa peruviana che si svolgerà a Roma è stata presentata questo pomeriggio, nella Sala Marconi della Radio Vaticana. Espressione di fede, identità e comunione del Perù, è una devozione molto sentita anche da quanti vivono in altri Paesi. Quando era vescovo di Chiclayo, anche Robert Prevost commemorava il "Cristo Morado"

Sebastián Sansón Ferrari – Città del Vaticano

Sarà un momento di fede particolarmente sentito dai peruviani la Grande Processione Internazionale del Signore dei Miracoli che si svolgerà domenica 19 ottobre a Roma e attraverserà via della Conciliazione per giungere in piazza San Pietro dove riceverà la benedizione di Papa Leone XIV.

L’evento è stato presentato questo pomeriggio, 14 ottobre, nella Sala Marconi della Radio Vaticana, alla presenza di diversi rappresentanti della comunità peruviana che vive nella Capitale, autorità diplomatiche e membri della Confraternita del Signore dei Miracoli di Roma. Moderato dal  vicedirettore editoriale dei Media Vaticani Alessandro Gisotti, l'incontro con la stampa ha dimostrato che la fede popolare del Perù può diventare patrimonio di tutta la Chiesa. "Il Signore dei Miracoli è un evento peruviano, sì, ma anche della Chiesa universale - ha affermato Gisotti -. Non si può comprendere il Perù senza comprendere cos'è il Signore dei Miracoli: un'espressione di fede, cultura e speranza che ora si apre al mondo intero".

I partecipanti alla presentazione della processione hanno indossato con emozione lo scapolare del Signore dei Miracoli, segno di appartenenza e devozione. Erano presenti anche l'incaricato d'Affari dell'Ambasciata del Perù presso la Santa Sede, il ministro Manuel Carrasco, il sovrintendente della Confraternita a Roma, Wilmer Oblitas, e membri veterani come Elsa Javier e Carlos Salinas, che hanno condiviso la loro testimonianza di servizio e di fede. Sono stati approfonditi la storia della devozione, il suo significato e i dettagli tecnici, poi è stato proiettato un video che commemorava la devozione dell'allora monsignor Robert Francis Prevost, ora Papa Leone XIV, quando prestava servizio nella diocesi di Chiclayo. Immagini di umili processioni e volti grati che evocavano la continuità di una fede che oggi raggiunge piazza San Pietro.

La devozione al Signore dei Miracoli dell'allora monsignor Prevost

È stato trasmesso anche un videomessaggio del cardinale Pedro Barreto, arcivescovo emerito di Huancayo, in Perù che presiederà l'Eucaristia domenica nella Basilica Vaticana. Il porporato ha ricordato che la devozione al “Cristo Morado” si è originata “dal gesto di fede di uno schiavo africano che, nella sua povertà, dipinse l'immagine di Gesù crocifisso su un muro di fango, e quell'immagine ha resistito ai terremoti di Lima come segno di speranza". "Questa devozione affonda le sue radici nell'esperienza del migrante e del povero - ha aggiunto il cardinale -. Oggi, il Signore dei Miracoli ci invita a guardare con amore coloro che soffrono, coloro che sono lontani dalla loro terra, e a ricordare che Gesù stesso è stato migrante e schiavo per amore". Barreto ha inoltre sottolineato la dimensione sociale di questa fede: "Il Signore dei Miracoli non appartiene solo al Perù. È un messaggio per tutta la Chiesa. Ci ricorda che, in mezzo alle difficoltà, Cristo è con noi e che l'amore deve tradursi in servizio, in carità concreta, in impegno verso i più vulnerabili".

In un gesto di comunione, le confraternite del Signore dei Miracoli di diversi Paesi hanno inviato all’incontro con i giornalisti i loro saluti e benedizioni. "Siamo felici di sentirci più uniti che mai", ha commentato Wilmer Oblitas. "Dove ci sono peruviani, c'è un'immagine del Signore, e quest'anno sentiamo che Roma accoglie questa fede a braccia aperte". Da parte sua, il ministro Manuel Carrasco ha assicurato il sostegno delle ambasciate e dei consolati peruviani per rendere possibile questo evento storico: "Quest'anno abbiamo voluto sognare in grande. Ammiriamo l'altruismo e la dedizione delle confraternite che, dall'estero, mantengono viva questa tradizione di amore e unità".

Infine, Elsa Javier, con tre decenni di servizio nella Confraternita ha evidenziato che “essere devoti del Signore dei Miracoli è un impegno che dura tutta la vita”. “Camminiamo sempre guardando a Lui, senza mai voltargli le spalle. Ogni passo, ogni rito, ogni canto, è una preghiera viva", ha continuato, spiegando poi che le “sahumadoras”, le donne che precedono il cammino del Cristo Purpureo, hanno la missione di purificare il cammino del Signore con l'incenso ("profumo di ottobre"), simbolo di preghiera e offerta. "Le nostre vite devono essere dedicate a Lui e a tutto ciò che ha insegnato: indossare un abito deve essere la testimonianza più forte che Cristo è vivo, e dobbiamo viverlo e diffonderlo", ha concluso.

Fedeli peruviani durante la processione svoltasi in via della Conciliazione nel 2023
Fedeli peruviani durante la processione svoltasi in via della Conciliazione nel 2023

All'interno della Confraternita del Signore dei Miracoli ogni membro svolge un ruolo specifico: ci sono i portatori del carro, le sahumadoras che aprono la strada con i loro turiboli, i cantori che accompagnano con gli inni e i servitori che garantiscono ordine e sicurezza. Ogni compito, per quanto piccolo, ha un significato spirituale e comunitario. "Siamo tutti parte dello stesso corpo al servizio del Signore dei Miracoli", hanno specificato i membri della Confraternita. Domenica saranno più di 40 le confraternite che parteciperanno alla grande processione che culminerà con l'ingresso del carro del Signore dei Miracoli in piazza San Pietro, dove Papa Leone XIV impartirà la sua benedizione. Un momento che suggellerà, ancora una volta, la profonda comunione tra il popolo peruviano e la Chiesa universale.

Il Señor de los Milagros è la devozione cattolica più importante del Perù e una delle manifestazioni religiose più partecipate al mondo. La sua origine risale al XVII secolo, quando uno schiavo angolano dipinse a Lima un'immagine di Cristo crocifisso su un muro di mattoni che resistette miracolosamente ai terremoti che devastarono la città nel 1655 e nel 1687. Da allora, ogni mese di ottobre, migliaia di fedeli in Perù accompagnano l'immagine in processione, indossando il tradizionale abito viola, in una testimonianza di fede e unità popolare. La tradizione si è diffusa nei cinque continenti, e accompagna le comunità peruviane all'estero. Nelle città di tutto il mondo, la processione riunisce migliaia di devoti ed è diventata un simbolo di identità, speranza e fratellanza per i peruviani all'estero e un ponte culturale con i loro paesi ospitanti.

Il Señor de los Milagros
Il Señor de los Milagros

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14 ottobre 2025, 20:55