Giubileo dell'Urbaniana, il cardinale Tagle: portate speranza di fronte al male
Vatican News
"La nostra comunità universitaria è chiamata a rimanere con Gesù, che scaccia il male con il dito di Dio", affinché Lui "possa inviarci come messaggeri di speranza". Questo è l’incoraggiamento del cardinale Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione (Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove chiese particolari) e gran cancelliere dell’Urbaniana, ai partecipanti alla messa per il Giubileo dell’ateneo pontificio, presieduta nella basilica di San Pietro stamani, venerdì 10 ottobre. Alla liturgia celebrata all’altare della Cattedra e caratterizzata da canti in varie lingue sono presenti soprattutto studenti, ma anche docenti e altri membri della struttura accademica del dicastero missionario, riconoscibili da un foulard blu con il nome e logo dell’università.
Vivere in pieno il Giubileo
Rivolgendosi a loro, il porporato commenta il Vangelo del giorno di Luca, in cui la cacciata "di un demone da parte di Gesù" genera una "domanda fondamentale": "chi è Gesù? Credete che sia il portatore del potere del Regno di Dio che vince le forze del male?" Per il cardinale da questo interrogativo — che non è "una curiosità", né una questione "accademica" — dipende la speranza, la quale "si fonda sulla fede in Gesù, che rivela il potere liberatore della mano di Dio". Quanti "seminano disperazione inducono molte persone a unirsi al loro 'esercito' per distruggere e disperdere", insiste Tagle. Ma la speranza "si alimenta" stando con Cristo e "partecipando alla Sua missione di guarigione, liberazione, purificazione e raccolta" e lo Spirito Santo "ci invita e ci ispira con dolcezza a essere compagni generosi, zelanti e gioiosi" del Figlio di Dio.
Invita infatti i partecipanti a vivere in pieno questo Anno Santo: "Non pensiamo che varcare le Porte Sante cancelli istantaneamente i peccati senza pentimento. Avere il certificato che attesta la visita alle quattro basiliche pontificie non è un biglietto per il paradiso. Possedere ogni sorta di souvenir del Giubileo non significa che il significato spirituale del Giubileo sia impresso nei nostri cuori. I selfie con gli altri pellegrini non garantiscono che sia stato compiuto un autentico pellegrinaggio", ammonisce.
Il cuore di Dio sanguina per chi soffre
L’Università Urbaniana è una "culla della preghiera, della formazione e della cooperazione missionaria" e i suoi membri "come amici e collaboratori di Gesù", devono invitare e influenzare "gli altri affinché diventino promotori del regno di Dio, regno di libertà e luce", esorta il pro-prefetto. "Non unitevi" alle forze del male che "stanno attirando aggressivamente le persone" alla loro "crociata di distruzione e oscurità", "non aumentate il loro numero", continua. Ma piangete "con Dio, il cui cuore sanguina per le vittime delle macchinazioni malvagie, della corruzione, della violenza e dei conflitti armati". Affrontate "il crollo di un mondo vecchio con coraggio ma anche con umiltà" in attesa "di un mondo rinnovato", prosegue. Per il cardinale il Giubileo "fa eco all'appello del profeta Gioele", nella prima lettura, "a piangere e digiunare", specialmente "dall'avidità, dalla falsità, dall'inganno, dall'egoismo, dall'ambizione". "In Gesù è la nostra speranza" e "solo il dito di Dio diffonde il regno di Dio", conclude Tagle.
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