EBU: fondamentale il ruolo informativo di Radio Vaticana durante il cambio Pontificato
Vatican News
La libertà di stampa, i media e la guerra a Gaza, la sfida dell’Intelligenza artificiale. Sono alcuni dei temi affrontati alla News Assembly della European Broadcasting Union (EBU), tenutasi a Napoli in questi giorni, su invito della Rai. In apertura dell’evento si è collegato il giornalista italiano Sigfrido Ranucci, oggetto di un vile attentato intimidatorio, a cui i colleghi europei hanno espresso solidarietà e gratitudine per il lavoro svolto con coraggio in questi anni.
Copertura tempestiva e coordinata
Durante il Vertice, che ha visto la partecipazione di reporter da tutta Europa, è stato presentato il Rapporto sulle attività di EBU in questo anno intenso per il mondo dell’informazione. In particolare nella parte dedicata al Gruppo delle Radio (RANG), si sottolinea che “la forza collaborativa si è manifestata in modo significativo durante la copertura del funerale del Papa e del successivo Conclave, quando Alessandro Gisotti di Radio Vaticana ha fornito aggiornamenti, spiegazioni e dettagli sull’andamento degli eventi”. Questa condivisione, prosegue il report, “ha garantito una copertura tempestiva e coordinata per i membri di EBU, sottolineando il ruolo fondamentale del gruppo nel supportare i media di servizio pubblico con informazioni affidabili e aggiornate in tempo reale”.
Il premio all'emittente pubblica ucraina
Durante la conferenza di Napoli è stato rinnovato il Comitato per le News di EBU con l’elezione di Pierre Volet della Radiotelevisione svizzera come presidente. Sono stati inoltre assegnati i riconoscimenti annuali per l’eccellenza dell’informazione. L’emittente pubblica ucraina Suspilne ha vinto il Premio Gunnar Høidahl 2025 per “la resilienza e la professionalità dimostrate in circostanze estremamente difficili nei tre anni e mezzo successivi all’invasione russa del loro Paese”.
Riconosciuto un reportage sulla guerra a Gaza
La tv algerina EPTV, invece, ha vinto il Premio per l’Informazione Estera per il suo reportage sulla guerra a Gaza. La copertura di EPTV, spiega la motivazione, “é stata fondamentale per aiutare i membri a raccontare la drammatica situazione sul campo, soprattutto quando le autorità israeliane hanno bloccato l’accesso nel territorio ai media internazionali”.
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