Cerca

Da sin. madre Chiara Cazzuola, gran cancelliere della Facoltà Auxilium, la rettrice dell'Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli e suor Piera Ruffinatto, preside della Facoltà Auxilium Da sin. madre Chiara Cazzuola, gran cancelliere della Facoltà Auxilium, la rettrice dell'Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli e suor Piera Ruffinatto, preside della Facoltà Auxilium 

Beccalli: l’IA, una rivoluzione culturale che interroga la sfera etica

La rettrice dell’Università Cattolica Sacro Cuore è intervenuta all’inaugurazione dell’anno accademico della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, analizzando il rapporto tra persona ed educazione al tempo dell’intelligenza artificiale: le nuove tecnologie aprono a scenari inediti e pongono questioni sempre più complesse che richiedono responsabilità

Vatican News

Studentesse e studenti, docenti e ospiti hanno preso parte oggi, 14 novembre, all’inaugurazione del 56.mo anno accademico della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium», che accoglie a Roma allievi, religiosi e laici, di 67 Paesi del mondo. Ad aprire i lavori, ospitati presso l’Aula Magna Giovanni Paolo II, la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Ángel Fernández Artime, Pro-Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica.

Grande interesse per la prolusione tenuta da Elena Beccalli, rettrice dell’Università Cattolica di Milano, dal titolo: “Educare con l’intelligenza (artificiale). Tra ambivalenze e responsabilità”. Un tema di grande attualità che la Beccalli ha raccomandato di affrontare con «un approccio che collochi la tecnologia entro un orizzonte di intelligenza relazionale. Un’intelligenza che intreccia legami; che valorizza l’interconnessione tra singoli e comunità e che fa della responsabilità condivisa (per il benessere integrale dell’altro) la sua più alta ambizione».

Riflettendo sul rapporto tra persona, intelligenza artificiale e responsabilità, la massima responsabile della Cattolica ha ricordato come l’educazione rappresenti uno strumento di orientamento in un contesto di trasformazione rapida e radicale senza precedenti. «Tutto questo - ha detto - mi ha indotto a proporre un Patto educativo per le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale che può essere inteso come un ulteriore pilastro del Global Compact on Education, nella prospettiva di un’educazione al digitale che risponda a una delle tre nuove sfide educative delineate da Papa Leone XIV. La rete delle istituzioni cattoliche può farsi promotrice del Patto. In particolare - ha proseguito la Beccalli - le Università Cattoliche e Pontificie possono operare come laboratori dove coltivare intelligenza emotiva, spirituale, relazionale e sociale; esercitando con sapienza e creatività una ricerca accurata sulla complessa relazione tra intelligenza artificiale e umano; contribuendo a far emergere le potenzialità che ne possono derivare per i diversi ambiti della scienza e della realtà; guidandole sempre verso applicazioni eticamente qualificate e al servizio della coesione sociale e del bene comune».

A fare gli onori casa è stata la preside della Facoltà Auxilium suor Piera Ruffinatto, con una riflessione sul compito dell’«educare alla pace: il sapere come cura». In un’epoca segnata da conflitti, disuguaglianze e frammentazione sociale «il sapere che cura - evidenzia ha affermato la religiosa - è quello che non si limita ad accumulare nozioni, ma che sa interrogarsi, mettersi in ascolto, generare dialogo e aprire orizzonti di speranza». Questo «racchiude una duplice consapevolezza: quella della responsabilità che ci interpella come comunità educativa e quella della fecondità trasformativa che il sapere può avere quando si pone al servizio della persona e del bene comune. Educare alla pace significa riconoscere che ogni atto formativo è anche un atto di cura». C’è allora bisogno – auspica ancora la preside - «di istituzioni educative che siano laboratori di pace, dove si sperimenta concretamente che un altro modo di stare insieme è possibile; di docenti, studenti e ricercatori che non temano di sporcarsi le mani con le ferite del presente, ma che al contempo sappiano guardare oltre, immaginando e costruendo futuri più giusti e fraterni».

In chiusura, la proclamazione a docente emerito di Teologia Pastorale della professoressa suor Rosangela Siboldi, quindi il saluto di Madre Chiara Cazzuola, gran cancelliere della Facoltà e superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che dichiara aperto l’anno accademico 2025-2026.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

14 novembre 2025, 15:34