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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 29 novembre

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni domenica alle ore 12.30. In sommario oggi: Il viaggio apostolico del Papa in Türkiye e Libano; le visite dei predecessori di Leone XIV nei due Paesi; l’udienza generale di mercoledì 26 novembre. Il settimanale di informazione - in collaborazione con l’Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato - è diffuso anche in podcast su Vatican News

HEBDOMADA PAPÆ
Notitiæ Vaticanæ Latine redditæ
Die undetricesimo mensis Novembris anno bismillesimo vicesimo quinto

TITULI

Pontíficis iter apostólicum in Túrciam et Líbanum.

Leónis Quarti Décimi decessórum itínera in utrámque Natiónem.

Generális Audiéntia fériæ quartæ, die sexto et vicésimo mensis Novémbris.

Salútem plúrimam ómnibus vobis núntios Latínos auscultántibus dicit Eugénius Murrali.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

NOTITIAE

Túrcia et Libánus Leónem Quartum Décimum recípiunt, primum apostólicum iter susceptúrum in Túrciam a die vicésimo séptimo usque ad diem tricésimum mensis Novémbris et in Líbanum a die vero tricésimo mensis Novémbris ad diem álterum mensis Decémbris. Complúra sunt ei expediénda. Refert Silvia Guidi.

Túrcia et Líbanus in locis quibúsdam includúntur a bellis et violéntiis non exémptis, ubi tamen, quamvis dolénda ac discrepántia non desint, diálogi, receptiónis pacísque sémitæ éxstrui possunt. Duæ huius itíneris seléctæ sunt senténtiæ, scílicet «Unus Dóminus, una fides, unum baptísmum» atque «Beáti pacífici». Itíneris ad Túrciam præcípuum est celebrátio œcuménica millésimi et septingentésimi anniversárii anni a Nicǽno Concílio celebráto, dum in Cedrórum Civitáte pérmovens agétur “prex silens” apud Béryti portum, ubi quinque abhinc annos dirúptio ducéntos hómines interémit atque septem mília vulnerávit. Leo Quartus Décimus utriúsque Natiónis íntima experítur, vultus convéniens ac cœtus eorúmque vices. Præstans tempus huius itíneris erit, cum Póntifex privátim cum Tayyip Erdogan et Iosépho Aoun lóquitur, cum civíles, religiósas, etiam aliárum religiónum potestátes salútat, necnon Mesquítas et Ecclésias invísit ac potissímum apud Diyanet in Túrcia religiósa negótia tractántur.

Ex primo itínere apostólico Leónis Quarti Décimi Papæ movéntes, in memóriam revocámus itínera illuc suscépta ab eius Decessóribus. Refert Amadéus Lomonaco.

Iter in Túrciam suscéptum peregrinátio est ad fídei fontes, ad christiánæ fídei radíces. Leo Quartus Décimus quintus est Póntifex, qui hanc Natiónem invísit. Paulus Sextus in Túrciam se cóntulit anno millésimo nongentésimo sexagésimo séptimo, Ioánnes Paulus Secúndus anno millésimo nongentésimo septuagésimo nono, Benedíctus Sextus Décimus anno bismillésimo sexto ac Francíscus anno bismillésimo quarto décimo. Pontíficum itínera apostólica in Túrciam, sicut et iter a Leóne Quarto Décimo nunc suscéptum, parum semper distant a témpore electiónis ad Summum Pontificátum, quasi hanc terram omnes Pontífices amplexári oscularíque vellent. iter in Líbanum peregrinátio est super vias pacis conciliándæ. Cedrórum Civitátem petivérunt Paulus Sextus anno millésimo nongentésimo sexagésimo quarto, qui ibi paulísper sistit, in Índiam peregrinatúrus; Ioánnes Paulus Secúndus anno millésimo nongentésimo nonagésimo séptimo ac Benedíctus Quartus Décimus anno bismillésimo duodécimo. Líbanus sicut arbor est, cuius simulácrum præ se fert velut insígne, scílicet cedrum, qui altitúdinem quadragínta metrórum et ultra attíngere potest. Ex pátula coma sua agnóscitur. Recípere vidétur, sícuti pópulus Libanénsis, omnes hómines, nulla iníta ratióne ac némine detrácto. Líbanus, sicut hæc arbor, vult ut pacis usque sit núntius atque ad Leónem Quartum Décimum recipiéndum est parátus.

NOTITIAE BREVIORES

Ex Audiéntiæ Generális catechési fériæ quartæ prætéritæ asséruit Póntifex «hóminem véluti donum recípere vitam», «quam in suo arcáno ipse experítur» atque continénter ea mente versátur.

Hæc háctenus; nova consequénti hebdómada habébitis. Valéte!

 “HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae

29 novembre 2025

TITOLI

Il viaggio apostolico del Papa in Türkiye e Libano.

Le visite dei predecessori di Leone XIV nei due Paesi.

L’udienza generale di mercoledì 26 novembre.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Eugenio Murrali e bentornati all’ascolto del notiziario in lingua latina.

SERVIZI

Türkiye e Libano accolgono Leone XIV per il suo primo viaggio apostolico, in Türkiye dal 27 al 30 novembre e in Libano dal 30 novembre al 2 dicembre. Molti gli appuntamenti. Il servizio di Silvia Guidi

Türkiye e Libano sono Paesi incastonati in continenti non risparmiati da guerre e violenze, eppure capaci di costruire, spesso con non poche sofferenze e contraddizioni, vie di dialogo, accoglienza e pace. I due motti scelti per la visita sono “Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo” “Beati gli operatori di pace”. Il viaggio in Türkiye ha come centro la celebrazione ecumenica per i 1700 anni dal Concilio di Nicea, mentre nel Paese dei cedri uno dei passaggi toccanti è la “preghiera silenziosa” al porto di Beirut, dove cinque anni fa un’esplosione ha ucciso oltre 200 persone e ne ha ferite 7 mila. Leone XIV si immerge nelle realtà dei due Paesi, incontrando volti, gruppi, storie. Momenti importanti del viaggio i dialoghi privati con i presidenti Recep Tayyip Erdoğan e Joseph Aoun, ma anche il saluto con autorità civili, religiose, interreligiose, inoltre le visite in Moschee e Chiese e la tappa nella Diyanet turca, la Presidenza per gli Affari religiosi.

In occasione del primo viaggio apostolico di Papa Leone XIV, ricordiamo le visite dei suoi predecessori in questi due Paesi. Il servizio di Amedeo Lomonaco.

Quello in Türkiye è un viaggio alle sorgenti della fede, tra le radici del cristianesimo. Papa Leone XIV è il quinto Pontefice a recarsi in questo Paese. Paolo VI ha visitato la Türkiye nel 1967, Giovanni Paolo II nel 1979, Benedetto XVI nel 2006 e Francesco nel 2014. Il viaggio apostolico dei Pontefici in Türkiye, anche quello di Leone XIV, si colloca storicamente sempre non lontano temporalmente dall’elezione al soglio di Pietro. Sembra quasi che i Papi vogliano subito abbracciare e baciare questa terra.  Quello in Libano è un viaggio sulla rotta della pace. Si sono recati nel “Paese dei cedri” Paolo VI nel 1964, per uno scalo prima del pellegrinaggio in India, Giovanni Paolo II nel 1997 e Benedetto XVI nel 2012. Il Libano è come l’albero che lo rappresenta: il cedro, che può raggiungere i 40 metri, ed oltre, di altezza. Si distingue per la sua chioma espansa. Sembra voler accogliere, come il popolo libanese, ogni uomo senza calcoli e distinzioni. Il Libano, come questo albero, vuole continuare ad essere un messaggio di pace.  Ed è pronto ad accogliere Leone XIV.

NOTIZIE

Nella catechesi dell’udienza generale di mercoledì scorso, il Pontefice ha spiegato che “l’essere umano riceve la vita come un dono”, “la sperimenta nel suo mistero” e da sempre se ne interroga.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

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29 novembre 2025, 12:40