Intelligenza artificiale e medicina, la sfida della dignità umana
Vatican News
La medicina, la dignità umana e i rischi, le opportunità e le speranze legate all’Intelligenza artificiale saranno al centro del congresso internazionale organizzato a Roma dalla Federazione Internazionale delle Associazioni Mediche Cattoliche (FIAMC) e la Pontificia Accademia per la Vita (PAV), dal 10 al 12 novembre 2025, presso la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù, in Borgo Santo Spirito 4. La due giorni di studio, sul tema “AI e medicina, la sfida della dignità umana”, si articolerà in quattro sessioni animate da 26 relatori, verrà poi presentato un documento finale e i partecipanti saranno all’udienza generale del Papa. Proprio Leone XIV, ricordano gli organizzatori del congresso, ha sottolineato che l’umanità si trova oggi a un "bivio". Da un lato, il potenziale dell’Intelligenza artificiale, capace di svolgere compiti con “incredibile velocità ed efficienza”. Dall’altro, la sua incapacità di replicare il "discernimento morale" e le esperienze umane più profonde.
Leone XIV, la persona umana e la governance dell'AI
Nel suo messaggio ai partecipanti alla seconda conferenza annuale su “Intelligenza Artificiale, Etica e Governance d’Impresa”, nel giugno scorso, Papa Leone XIV invitava dunque a riscoprire la “vera natura”, l’unicità “della nostra, condivisa, dignità umana”. E tutto ciò ha importanti ripercussioni nell’ambito della medicina presente e futura, nel rispetto e promozione della persona, specialmente quando è fragile e malata. “L'AI, in particolare l'AI generativa, ha aperto nuovi orizzonti su molti livelli diversi, tra cui il potenziamento della ricerca in campo sanitario e delle scoperte scientifiche – scriveva il Papa - ma solleva anche preoccupanti interrogativi sulle sue possibili ripercussioni sull'apertura dell'umanità alla verità e alla bellezza, sulla nostra peculiare capacità di cogliere ed elaborare la realtà. Riconoscere e rispettare le caratteristiche uniche della persona umana è essenziale per la discussione di qualsiasi quadro etico adeguato per la governance dell’AI".
L'Intelligenza artificiale al servizio del paziente
Sul prossimo congresso, monsignor Renzo Pegoraro, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, sottolinea che “insieme alla Federazione Internazionale dei Medici Cattolici, riteniamo di poter offrire un momento significativo di conoscenza, di approfondimento, di confronto, per affrontare queste nuove sfide che l'intelligenza artificiale sta rappresentando nel campo della medicina e della sanità”. Dal canto suo, il professor Bernard Ars, presidente FIAMC, aggiunge che “l'AI è certamente un ottimo ausilio tecnico per la medicina. Tuttavia, di fronte alla sua innegabile potenza, il medico non può rimanere affascinato, ma deve pensare e far vedere che l'essere umano non è l'oggetto di un problema da risolvere, ma una realtà ricca e profonda, che va avvicinata in un rapporto accogliente. L'A.I. deve rimanere al servizio del paziente!”.
La presentazione delle conclusioni in Sala Stampa vaticana
Monsignor Pegoraro e il presidente Ars presenteranno le conclusioni del congresso mercoledì 12 novembre, alle 12.30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, insieme al presidente della Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici, John Lane, al vice presidente della stessa Federazione, Therese Lysaught, teologa e bioeticista, membro della Pontificia Accademia per la Vita, e Otmar Kloiber, segretario generale della World Medical Association.
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