Baby crash: la lotta alla denatalità è una questione di speranza
Fabio Colagrande - Città del Vaticano
"Baby crash: la sfida demografica, una questione di speranza" è il nuovo podcast di Radio Vaticana – Vatican News, realizzato con la collaborazione di Raffaele Buscemi, giornalista e direttore del sito documentazione.info. La serie approfondisce la crisi demografica italiana a partire dalle parole di Papa Leone XIV e dagli auspici espressi dalla Bolla di indizione del Giubileo 2025. Nel suo discorso al Quirinale del 14 ottobre 2025, Papa Leone ha ricordato che “negli ultimi decenni assistiamo in Europa a un notevole calo della natalità", aggiungendo che dobbiamo fare "tutto il possibile per dare fiducia alle famiglie, soprattutto alle giovani famiglie”. Papa Francesco, nella Spes non confundit, scriveva che “la prima conseguenza della perdita di fiducia è la perdita del desiderio di trasmettere la vita”. Un monito che fa da filo rosso ai primi due episodi del podcast.
Un Paese che non sostiene le famiglie
Il primo episodio analizza le cause economiche e culturali della denatalità. Per Gigi De Palo, padre e presidente della Fondazione per la Natalità, queste sono collegate, e la radice del problema è innanzitutto strutturale: "Fino a quando in Italia la nascita di un figlio sarà la seconda causa di povertà, questa è una struttura di peccato che inevitabilmente tocca la sfera personale» e pesa il fatto che «il figlio viene considerato un interesse privato e non un bene pubblico".
L’economista Matteo Rizzolli, padre e docente alla Lumsa, ricorda che “il 95% delle politiche familiari… insiste sul lato dei costi”, ma allo stesso tempo "c'è il lato dei benefici, abbiamo smarrito il valore sociale e anche individuale del mettere al mondo una famiglia, di fare la fatica di crescere i figli". Tra i giovani emerge anche l’“eco ansia”: alcuni non vogliono figli perché temono che “siano un danno per la sostenibilità del pianeta”.
Per l’avvocata e mamma Daria Gianini, la maternità è ostacolata da un bivio lavorativo sempre più fragile: "La paura di non farcela pesa in modo notevole ed è la ragione sostanziale per la quale moltissime donne rimandano la prima gravidanza o addirittura non ci arrivano mai". A ciò si aggiunge il fatto che "la stabilità economica e di conseguenza la prima gravidanza arrivano ormai spesso in un’età avanzata» e che una libera professionista, per affrontare una possibile situazione di emergenza sanitaria, deve poter contare su «una struttura lavorativa solida che arriva però molto in là". Adriano Bordignon, padre e presidente del Forum delle Associazioni Familiari, osserva dal canto suo che oggi in Italia “la famiglia viene data per scontata” e che spesso le politiche a suo favore “vengono fatte… con i resti di magazzino”.
Pensioni, welfare e squilibri generazionali
Il secondo episodio del podcast si concentra sul welfare in un Paese che invecchia rapidamente: “nel 2050 - si ricorda - avremo più di 300 anziani ogni 100 giovani”. Rizzolli spiega che il sistema pensionistico, pur formalmente sostenibile, pone interrogativi seri: “il punto non è se verranno pagate le pensioni, ma se saranno pensioni socialmente sostenibili”. E sottolinea uno squilibrio evidente: mentre pensioni e sanità pesano per “il 50%” della spesa pubblica, le politiche per giovani, lavoro e famiglia arrivano “al 10-12%”, creando una crescente “questione di giustizia intergenerazionale”. De Palo indica tre priorità: “lavoro per i giovani con uno stipendio che non sia equivalente al mutuo, la possibilità di accesso alla prima casa e una tassazione equa”. Senza queste basi, avverte, “non andiamo da nessuna parte”. L'avvocata Gianini denuncia che ancora oggi “troppo spesso” nei colloqui si chieda alle donne se hanno figli e che alcune aziende si vantino di assumere chi “non ha potuto avere figli”. Da qui l’urgenza di una fiscalità che riconosca i carichi familiari.
Bordignon descrive invece come il welfare familiare stia cambiando in modo notevole, tra aumento del lavoro femminile, e nuove esigenze organizzative per la famiglie, con maggiori compiti di condivisione richiesti alla parte maschile. Ma anche al sistema Paese vengono chiesti mutamenti. "Si pensi al mondo della scuola che a giugno per tre mesi chiude le saracinesche", creando difficoltà a famiglie in cui lavorano entrambi i genitori. Le richieste più urgenti delle giovani coppie in questo momento, afferma, sono tre: "Casa, lavoro, relazioni". Oggi, infatti, il costo dell’abitare, le “spese obbligate” - affitto, mutuo, spese sanitarie - e la crescente solitudine sociale minano la scelta di diventare genitori.
Verso gli Stati Generali della Natalità
Il podcast accompagna il cammino verso la quinta edizione degli Stati Generali della Natalità, in programma il 27 e 28 novembre 2025 all'Auditorium della Conciliazione di Roma, con il titolo provocatorio "Cambiare Paese o cambiare il Paese?" per sottolineare l'urgenza di affrontare la crisi demografica e della famiglia in Italia. L'appuntamento annuale, promosso dalla Fondazione per la Natalità, mira a riflettere sulla crisi demografica e a proporre soluzioni per invertire il calo delle nascite . Un momento di confronto istituzionale e sociale intorno al tema della natalità, con l'obiettivo di costruire una nuova narrazione e politiche di supporto. Istituzioni, imprese, associazioni e mondo ecclesiale rifletteranno sulle condizioni necessarie perché il desiderio di generare vita possa tornare a essere sostenibile, libero e possibile.
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