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L'allestimento dell'albero di Natale in Piazza San Pietro L'allestimento dell'albero di Natale in Piazza San Pietro 

Il 15 dicembre l’inaugurazione del presepe e dell’albero in Piazza San Pietro

Il prossimo lunedì alle ore 17 sarà acceso l’abete proveniente dalla diocesi di Bolzano-Bressanone e verrà inaugurata la Natività che arriva da quella di Nocera Inferiore-Sarno

Vatican News

Mancano pochi giorni all’inaugurazione del presepe e all’accensione dell’albero in Piazza San Pietro. Lunedì 15 dicembre alle ore 17 è prevista la cerimonia che sarà presieduta da suor Raffaella Petrini, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, insieme all’arcivescovo Emilio Nappa e all’avvocato Giuseppe Puglisi-Alibrandi, segretari generali dello stesso organismo. I presepi e l’albero rimarranno esposti fino alla conclusione del tempo di Natale che coincide con la festa del Battesimo del Signore, domenica 11 gennaio 2026.

L’udienza dal Papa

Nella mattinata di lunedì, riferisce un comunicato del Governatorato, Papa Leone XIV riceverà in udienza le delegazioni delle diocesi di Bolzano-Bressanone e di Nocera Inferiore-Sarno, guidate dai rispettivi vescovi, con i rappresentati dei comuni di Lagundo e Ultimo e dei comuni del territorio dell’Agro Nocerino-Sarnese. Provengono infatti da questi luoghi l‘abete e la Natività. Dal Pontefice anche la delegazione del Costa Rica che ha realizzato in Aula Paolo VI, Nacimiento Gaudium, opera dell’artista costaricana Paula Sáenz Soto, la quale ha voluto sottolineare non solo il messaggio di pace del Natale, ma anche lanciare un appello al mondo affinché venga protetta la vita fin dal suo concepimento.

Un presepe ispirato a Sant’Alfonso Maria de Liguori

Il presepe in Piazza San Pietro è stato progettato e sviluppato nella diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. La scena è impostata su un rettangolo di 17x12 mt, con un’altezza massima di 7,70 mt. Presenta elementi caratteristici del territorio, come il Battistero di Santa Maria Maggiore di Nocera Superiore, la fontana Helvius di Sant’Egidio del Monte Albino e i tipici cortili dell’Agro Nocerino-Sarnese; elementi architettonici abitati da Sant’Alfonso Maria de Liguori, dai Servi di Dio Don Enrico Smaldone e Alfonso Russo, il tutto arricchito da simboli ed elementi che esaltano il patrimonio immateriale ed enogastronomico della nostra terra. La pavimentazione propone le antiche vie romane in lastre di pietre. Su di essa sono stati ancorati i pastori ad altezza naturale con alcune figure di animali. L’idea è stata quella di unire arte e spiritualità in una scenografia che ricorda fede e tradizione.   

Il legno sarà riciclato

Dalla Val d’Ultimo, in provincia di Bolzano, proviene il maestoso abete rosso, alto 25 metri, del peso di 80 quintali. È un dono dei comuni di Lagundo e di Ultimo. Oltre all’abete verranno portati in Vaticano anche 40 altri alberi di dimensioni più piccole, acquistati e provenienti da coltivazioni dedicate, da destinare ad uffici, luoghi pubblici e palazzi della Santa Sede. Al termine, dai rami verdi dell’abete verranno ricavati degli oli essenziali realizzati dalla ditta austriaca Wilder Naturprodukte, mentre il resto del legno verrà donato a un’associazione benefica per il recupero ai fini del rispetto del creato.

Una Natività a difesa della vita

La rappresentazione della Natività nell’Aula Paolo VI, Nacimiento Gaudium, presenta una figura della Vergine in stato di gravidanza e un insieme di 28.000 nastri colorati, ciascuno dei quali rappresenta una vita preservata dall’aborto grazie alla preghiera e al sostegno fornito da organizzazioni cattoliche a molte madri in difficoltà. Il Presepe misura cinque metri in lunghezza, tre in altezza e due metri e mezzo in profondità. Pur rispettando la tradizione — con la presenza di Giuseppe, dei Re Magi, dei pastori e degli animali — l’opera introduce un elemento originale: due rappresentazioni differenti e alternabili della Madonna. Durante il periodo dell’Avvento sarà esposta una statua di Maria incinta, simbolo dell’attesa e della speranza; nella notte di Natale, questa verrà sostituita con un’immagine della Vergine inginocchiata in adorazione del Bambino appena nato. Nella culla di Gesù verranno inoltre deposti 400 nastri con preghiere e desideri scritti dai piccoli pazienti dell’Ospedale Nazionale dei Bambini di San José.

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09 dicembre 2025, 13:02