La Francia riconosce la Palestina, Trump: regalo ad Hamas
Marco Guerra – Città del Vaticano
Una decina di Paesi hanno aderito alla Conferenza di alto livello sulla soluzione a due stati, convocata da Francia e Arabia Saudita, in apertura dell’ottantesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Palestina riconosciuta da 151 Paesi
A guidare l’azione diplomatica il presidente francese, Emmanuel Macron, che ha detto, parlando al palazzo di vetro, che "questo riconoscimento è l'unica soluzione che porterà la pace a Israele". Il leader francese lo aveva già annunciato nei giorni scorsi ed è stato seguito da altri importanti Paesi occidentali, come il Regno Unito, il Canada, l'Australia e il Portogallo, e ieri la lista si è allungata ulteriormente, con Belgio, Finlandia, Lussemburgo, Malta, Nuova Zelanda, San Marino. Ad oggi quindi il riconoscimento dello Stato di Palestina come entità sovrana è stato esteso a 151 dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite.
Oggi Trump all’Onu
Gli Stati Uniti, tramite il Dipartimento di Stato, hanno liquidato la mossa degli alleati come "puramente simbolica", spiegando che il loro obiettivo “rimane una diplomazia seria, non gesti da performance”. “Le nostre priorità sono chiare: il rilascio degli ostaggi, la sicurezza di Israele e la pace e la prosperità per l'intera regione, possibili solo senza Hamas" aggiunge il Dipartimento di Stato Usa. Oggi all’Onu sarà la volta del discordo di Trump, la Casa Bianca ha anticipato che il presidente americano attaccherà le "istituzioni globaliste" e che sosterrà la tesi che il riconoscimento dello stato palestinese è un regalo ad Hamas.
La proposta di Hamas
Intanto l’organizzazione terrorista palestinese che controlla la Striscia di Gaza avanza nuovamente la proposta di una tregua di 60 giorni in cambio della liberazione della metà degli ostaggi ancora nelle sue mani, mentre il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), Abu Mazen, chiede ad Hamas di consegnare le armi all’Anp e afferma che Hamas non avrà alcun ruolo nella governance della Striscia. Ma sul terreno non si fermano i combattimenti, dall’alba di oggi, secondo fonti mediche palestinesi, sono state uccise 17 persone nella striscia di Gaza, di cui 15 solo a Gaza City.
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