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Gaza immersa nella guerra Gaza immersa nella guerra  

Gaza, attesa per la risposta di Hamas al piano di pace Usa

Il gruppo islamico palestinese vaglia la proposta per un cessate il fuoco avanzata dagli Usa, accettata da Israele e che ha ricevuto il sostegno di molti Paesi. Intanto, si alza la tensione per l’avvicinamento nella zona marittima ad alto rischio della Global Sumud Flotilla diretta verso le coste della Striscia

Paola Simonetti - Città del Vaticano

"Aspetteremo tre o quattro giorni. Vedremo. Tutti i Paesi arabi sono d’accordo, i Paesi musulmani sono d’accordo, Israele è d'accordo. Stiamo solo aspettando Hamas". Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un breve scambio di battute con i giornalisti alla Casa Bianca, nel corso del quale ha di fatto minacciato il gruppo islamista, affermando che "se non accetterà, espierà all’inferno". Un invito affinché "tutte le parti" accettino il piano sul tavolo è venuto anche dal  segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, attraverso una nota del suo portavoce. Accogliendo "con favore l’annuncio fatto dal presidente statunitense Trump, volto a ottenere un cessate-il-fuoco e una pace duratura per Gaza e per l’intera regione", in questo momento, spiega la nota, "è fondamentale che tutti si impegnino a rispettare questo accordo e a garantirne l’attuazione".

Ancora vittime nella Striscia

Nell’attesa che il negoziato di pace evolva, sul campo si fermano le operazioni militari israeliane che hanno già provocato 13 vittime dall’alba di oggi, mercoledì 1 ottobre. Nelle 24 ore di ieri erano stati 59 i civili uccisi. Intanto, in vista dell'intensificarsi dei combattimenti a Gaza City, le forze di difesa israeliane hanno avvisato la popolazione che la strada costiera Rashid sarà chiusa in direzione nord verso la città a partire da mezzogiorno, mentre gli spostamenti verso sud saranno consentiti senza l'ispezione dell'esercito. L'esercito si aspetta che in questi giorni Hamas aumenti gli attacchi alle truppe. Secondo le stime israeliane, oltre 800mila persone hanno già lasciato Gaza City dopo i numerosi avvisi di evacuazione.

L'attività della Global Sumud Flottilla

“Siamo in stato di massima allerta, l’attività dei droni su di noi è in aumento”. Lo ha segnalato nelle ultime ore sui social la Global Sumud Flottilla giunta a poche miglia dalle coste di Gaza. A sollecitare le imbarcazioni della flotta umanitaria internazionale a non forzare il blocco imposto da Israele è stata la Marina militare italiana che ha diramato due avvisi. La portavoce della missione, Maria Elena Delia, ha fatto sapere che "imbarcazioni non identificate si sono avvicinate nella notte a diverse barche della Flotilla, alcune con le luci spente. I partecipanti hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione a un possibile abbordaggio. Le imbarcazioni si sono poi allontanate dalla Flotilla".

Un delicato fronte questo che, secondo l’esecutivo italiano, potrebbe mettere a rischio il piano statunitense per una tregua in 20 punti già accettato da Israele, ma sul quale si attende la risposta di Hamas che avrà 20 giorni per dare un riscontro. La scadenza imposta dagli Usa porrà lo spartiacque nella posizione dell’amministrazione Trump che ha già fatto sapere che un rifiuto del gruppo islamico porterà Washington ad appoggiare pienamente gli obiettivi israeliani per l’annientamento di Hamas nella Striscia. Qatar, Egitto e Turchia, paesi mediatori influenti sul gruppo militante, lo hanno esortato a dare una risposta positiva al piano di pace.

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01 ottobre 2025, 08:29