Il tifone Kalmaegi provoca morte e devastazione nel sud-est asiatico
Silvia Giovanrosa - Città del Vaticano
Venti forti e piogge torrenziali si sono abbattute sul Vietnam provocando almeno cinque morti e migliaia di danni alle abitazioni. Il Centro nazionale vietnamita per le previsioni idrometeorologiche ha allertato la popolazione in merito ad un possibile innalzamento del livello del mare di oltre 4 metri. Il tifone, partito dalle Filippine tra martedì 4 e mercoledì 5 novembre, ha causato nell’arcipelago del sud – est asiatico almeno 200 morti e 135 dispersi. Attualmente, Kalmaegi che ha perso d’intensità, declassandosi ha tempesta tropicale, è passato in Cambogia settentrionale.
La devastazione nelle Filippine
Nelle Filippine, il Paese più colpito, la maggior parte delle vittime si regista a Cebu, isola dell'arcipelago a sud di Manila, devastata da piogge torrenziali di un volume equivalente ad un mese di precipitazioni. In 24 ore si sono verificate frane ed inondazioni improvvise che hanno spazzato via intere comunità. Le autorità dell’arcipelago filippino si stanno preparando ora a fronteggiare l'arrivo di un altro tifone. Secondo le previsioni dell'Agenzia Meteorologica Filippina, questo nuovo fenomeno atmosferico, denominato Fung-wong, si trova attualmente a est delle Filippine e potrebbe colpire l'isola settentrionale di Luzon, tra le più popolose del Paese, che ospita la capitale Manila, domenica sera. Nel suo violento passaggio il tifone Kalmaegi ha anche causato diversi guasti alla rete elettrica abbattendo centinaia di pali della luce, e lasciando senza elettricità oltre 1,6 milioni di famiglie. Oggi, sabato 8 novembre, le autorità hanno dichiarato che la corrente è stata ripristinata nella maggior parte delle aree, ma circa 500.000 famiglie rimangono ancora senza servizio elettrico. Il governo di Manila ha dichiarato lo stato di calamità nazionale, mentre il presidente Ferdinand Marcos Jr ha proclamato lo stato di emergenza, mobilitando esercito e soccorsi.
Morti anche in Vietnam
Dopo aver colpito le Filippine il tifone è passato in Vietnam dove si contano almeno 5 morti. I venti hanno raggiunto una velocità di 149 chilometri all’ora, scoperchiando case e lasciando un mare di macerie nelle zone colpite. I soccorsi sono stati mobilitati per evacuare preventivamente migliaia di persone. Le autorità vietnamite temono ora nuove inondazioni nelle pianure, dopo una settimana di piogge record che aveva già causato vittime. L’imponente perturbazione ora si trova nella Thailandia orientale dopo aver colpito il Laos meridionale e la Cambogia settentrionale.
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