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Il Papa riceve i nuovi ambasciatori presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere credenziali Il Papa riceve i nuovi ambasciatori presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere credenziali

Il Papa: la Santa Sede non rimarrà in silenzio di fronte a ingiustizie e violazioni umane

Leone XIV riceve i tredici nuovi ambasciatori presso la Santa Sede di Uzbekistan, Moldavia, Bahrein, Sri Lanka, Pakistan, Liberia, Thailandia, Lesotho, Sud Africa, Figi, Micronesia, Lettonia e Finlandia, in occasione della presentazione delle Lettere credenziali. Esorta alla cooperazione in un'epoca "frammentata e incline ai conflitti" ed auspica "un rinnovato impegno multilaterale” che rivitalizzi gli organismi internazionali "istituiti per risolvere le controversie tra le nazioni"

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Leone XIV è chiaro: “La Santa Sede non rimarrà in silenzio di fronte alle gravi disparità, alle ingiustizie e alle violazioni dei diritti umani fondamentali nella nostra comunità umana e globale, sempre più frammentata e incline ai conflitti”. Ancora una volta il Papa ribadisce e garantisce ruolo e impegno della diplomazia vaticana nell’attuale scenario mondiale. Lo fa nel suo discorso a tredici nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede che oggi, 6 dicembre, presentano le Lettere credenziali. Si tratta degli ambasciatori di Uzbekistan, Moldavia, Bahrein, Sri Lanka, Pakistan, Liberia, Thailandia, Lesotho, Sudafrica, Figi, Micronesia, Lettonia e Finlandia. Una rappresentanza dei cinque continenti, dunque, oggi in udienza da Leone che rammenta il senso e la ragion d’essere della diplomazia della Santa Sede: una diplomazia “plasmata dai valori del Vangelo”, costantemente “orientata a servire il bene dell’umanità”, in particolare “facendo appello alle coscienze e rimanendo attenta alle voci di coloro che sono poveri, in situazioni vulnerabili o emarginati dalla società”.

LEGGI QUI IL TESTO INTEGRALE IN INGLESE DEL DISCORSO DI PAPA LEONE XIV

L'udienza in Sala Clementina
L'udienza in Sala Clementina   (@Vatican Media)

Pace "disarmata e disarmante"

“Speranza” e “pace” sono poi le due parole chiave che il Papa indica ai diplomatici. Speranza alla luce del Giubileo ad essa dedicata, celebrazione che – dice - chiama tutti “a ritrovare la fiducia di cui abbiamo bisogno, nella Chiesa e nella società, nelle nostre relazioni interpersonali, nelle relazioni internazionali e nel nostro compito di promuovere la dignità di tutte le persone e il rispetto del dono di Dio della creazione”.

Pace, poi. La pace “disarmata e disarmante”, appello lanciato al mondo nella sua prima apparizione pubblica dalla Loggia delle Benedizioni dopo il Conclave. “La pace non è semplicemente assenza di conflitto, ma un dono attivo ed esigente, che si costruisce nel cuore e a partire dal cuore”, afferma il Pontefice. La pace “chiama ciascuno di noi a rinunciare all'orgoglio e alla vendetta e a resistere alla tentazione di usare le parole come armi”. Ed è questa una visione diventata più che mai “urgente” oggi, poiché “la tensione e la frammentazione geopolitiche continuano ad aggravarsi in modi che gravano sulle nazioni e che mettono a dura prova i legami della famiglia umana”.

Il Papa riceve i nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede
Il Papa riceve i nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede   (@Vatican Media)

Un nuovo multilateralismo

In particolare sono poveri ed emarginati a soffrire più degli altri a causa di questi sconvolgimenti. In tal senso Leone XIV richiama l’esortazione apostolica Dilexi Te per rimarcare ancora che il mondo “non può permettersi di distogliere lo sguardo da coloro che sono facilmente resi invisibili dai rapidi cambiamenti economici e tecnologici”. Auspica, allora, Papa Leone, che la missione diplomatica come pure le relazioni costruttive tra Santa Sede e diverse nazioni, possano offrire “un aiuto concreto” nell’affrontare queste “gravi preoccupazioni”. E magari contribuiscano “a un rinnovato spirito di impegno multilaterale” in un momento in cui è assolutamente necessario, “rivitalizzando gli organismi internazionali istituiti per risolvere le controversie tra le nazioni”.

La presentazione delle Lettere credenziali dei nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede
La presentazione delle Lettere credenziali dei nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede   (@Vatican Media)

Sostegno dalla Segreteria di Stato

“Confido che insieme potremo mettere in luce le situazioni di coloro che sono nel bisogno e che troppo spesso vengono dimenticati, e che il nostro impegno condiviso ispirerà la comunità internazionale a gettare le basi per un mondo più giusto, fraterno e pacifico”, sono le parole conclusive del Pontefice. Che ai tredici nuovi ambasciatori assicura, in questi primi passi della loro missione, “il sostegno della Segreteria di Stato”.

Da qui l’augurio: “Possa il vostro servizio contribuire ad aprire nuove porte al dialogo, a promuovere l'unità e a far progredire quella pace a cui la famiglia umana anela così ardentemente”.

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06 dicembre 2025, 09:35