Migranti e rifugiati, dal convegno di Roma piani d’azione per le università
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Adesso bisognerà “pianificare un’azione sistemica, fondata su valori condivisi e responsabilità morale”. Michele Pistone, fondatrice e direttrice del Mother Cabrini Institute on Immigration della Villanova University di Filadelfia, negli Stati Uniti, lo annuncia nel comunicato stampa diffuso, questo pomeriggio, 3 ottobre, al termine del vertice “Migranti e rifugiati nella nostra casa comune” iniziato mercoledì scorso a Roma, al Pontificio Istituto Patristico Augustinianum. Il summit, che si conclude con piani d’azione globali per rafforzare la risposta delle università alla migrazione e agli sfollamenti, ha riunito oltre 250 persone da più di 40 Paesi, fra accademici, leader comunitari, ong e rappresentanti della Chiesa. “Guidato da una speranza concreta e radicata, questo progetto ci incoraggia a guardare avanti”, afferma Pistone.
Promuovere partenariati multistakeholder e cambiamenti istituzionali
Nella tre giorni i partecipanti hanno collaborato attraverso sessioni plenarie, gruppi di lavoro, presentazioni di poster e Lightning Talks, con l’obiettivo comune di costruire una duratura solidarietà globale. Guardando al futuro, Lana Cook, vicedirettrice del MIT Systems Awareness Lab, ha spiegato che si darà vita a “un’infrastruttura di supporto” che aumenti la “capacità collettiva di attivare partenariati multistakeholder e promuovere cambiamenti istituzionali”. Per questo nasceranno “alleanze strategiche con iniziative esistenti come l’impegno 15by30 dell’UNHCR e l’individuazione delle lacune critiche in cui avviare nuove iniziative”. “Soprattutto, attraverso una comunità di pratica, vogliamo trasformare i modelli mentali e le strutture dell’istruzione superiore - aggiunge Cook -, per ampliare l’accesso e le opportunità per le comunità di migranti e rifugiati”.
Guide per le istituzioni
Dal convegno è emerso un forte senso di responsabilità comune: trasformare l’istruzione superiore in motore di cambiamento sistemico compassionevole, affinché il lavoro iniziato a Roma si traduca in un impatto globale duraturo. Attraverso risultati dell’incontro, inclusi i primi bozzetti dei Piani d’Azione Globali, si vogliono offrire delle guide per le istituzioni di tutto il mondo nella costruzione di risposte giuste, inclusive e sostenibili alla migrazione, in linea con il Giubileo dei Migranti e con la missione di solidarietà della Chiesa.
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